Inaugura oggi, 15 aprile, con un opening virtuale un’iniziativa sperimentale ideata per sostenere l’attività del centro dedicato ad arte e nuove tecnologie, il Link Art Center. Si tratta di Born Digital, un’asta online ospitata dalla piattaforma americana Paddle8, che ha già collaborato a iniziative analoghe per istituzioni prestigiose come The Kitchen, Performa e The Phillips Collection, tra le altre. Paddle8 è già attiva da tempo in Europa, ma il Link Art Center è la prima istituzione italiana ad aver cercato la sua collaborazione.
L’iniziativa si presenta doppiamente sperimentale: perché si affida unicamente a una piattaforma online, senza prevedere alcun evento parallelo; e perché si concentra su un’area della pratica artistica – quella che risponde ai temi e ai linguaggi dell’età dell’informazione – che ha tradizionalmente un rapporto difficile con il mercato, sfidandone le regole e introducendo nuovi formati. Lungi dall’essere solo un evento di mercato, l’asta diventa quindi un evento educativo e informativo, un dialogo con il mondo del collezionismo a cui si sforza di proporre nuove soluzioni. Per andare incontro a esigenze diverse, le opere si attestano su un prezzo di partenza contenuto, che varia dai 100 ai 15.000 euro.
Trentatré artisti hanno aderito con più di 50 opere facendo diventare Born Digital più solo un’asta, ma una grande mostra online che ripercorre quasi cinquant’anni di storia dell’arte in Europa, dalla Computer Art al tanto discusso Post Internet. Partecipando all’asta, andrete a sostenere in primo luogo il lavoro degli artisti e, in seconda battuta, il lavoro di Paddle8 e del Link Art Center, a cui andrà il 20% dei ricavi (dal comunicato stampa).
Il LINK Center for the Arts of the Information Age è un centro multifunzionale che promuove la ricerca artistica con le nuove tecnologie e la riflessione critica sui temi dell’età dell’informazione, attraverso l’organizzazione di workshop, seminari, conferenze e mostre, l’attivazione di partnership con realtà private e istituzionali, e un intenso lavoro di networking con analoghe realtà internazionali. Fondato nel 2011, il LINK Center agisce localmente ma pensa europeo. Nomade e privo di una sede stabile, il LINK Center è una realtà permanentemente in progress, che intende importare in Italia il modello del «Media Art Center», ma anche aggiornarlo sia in termini organizzativi che di prospettiva culturale.
Immagini
(cover) Angelo Plessas, Re-twittering Machine, 2012. Website, unique. Courtesy the artist (1) Aram Bartholl, Are you human? 2012. Aluminium, 75 x 33 cm. Unique, courtesy the artist and DAM Gallery, Berlin
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Gallery (2) Heath Bunting, Liberty One Off-the-shelf Anonymous Corporation, 2014, small plastic box containing: A0 flow chart (a1140), highlighter pens, writing pen, mobile phone sim card, maestro debit card, signature stamp, receipts. 6 cm x 14 cm x 20 cm, unique, courtesy the artist. (3) Aram Bartholl, Are you human?, 2012. Aluminium, 75 x 33 cm, unique, courtesy the artist and DAM Gallery, Berlin (4) Gregory Chatonsky, L’enclave, 2012. Network sculpture, 47 x 23 x 18 cm, edition of 3 + 2AP (edition 2/3). Courtesy XPO Gallery, Paris (5) Elisa Giardina Papa, Brush Stroke, 2012. Digital print on laser cut PVC, variable dimensions. Unique + AP. Courtesy the artist. (6) Jan Robert Leegte, Scrollbar Composition 2005 / 2011, 2005 / 2011. Installation, 285 x 390 x 245 cm. Edition of 3 + 1AP, courtesy the artist (7) Angelo Plessas, Re-twittering Machine, 2012. Website, unique. Courtesy the artist. (8) Carlo Zanni, The Sandman, 2013. Video in print, unlimited edition. Courtesy the artist. (9) Vera Molnar, Square Structures, 1989. Plotter drawing, 20 x 30 cm, courtesy DAM Gallery, Berlin.