Per il quarto numero di Critical Grounds, Arshake propone un luminoso contributo di Stefania Zuliani, tra i più importanti teorici del museo contemporaneo, dedicato alla natura complessa dell’installazione, alle sue metamorfosi e alle sue dinamiche attuali. Si tratta del primo resoconto, in Italia, su un fenomeno che investe il tempo e lo spazio dell’arte per concepire trame visive sempre più camaleontiche e versatili, aperte alla babelicità linguistica, alla commistione e alla contaminazione.
Senza cornice. Spazi e i tempi dell’installazione è, infatti, la prima indagine italiana su questo fenomeno contemporaneo che analizza, anche attraverso la voce di alcuni artisti, «un dispositivo conoscitivo che interferisce con la realtà, che non si sottrae al cambiamento, anzi, che proprio nel cambiamento riconosce l’ambito privilegiato della propria ricerca, sollecitando riflessioni e domande che riguardano la questione dell’autorialità, il significato della site-specificity (e della time-specificity) dell’opera, la sua (possibile?) archiviazione e conservazione».
«Critical Grounds», diretto da Cristian Caliandro e Antonello Tolve, nasce dal desiderio di mettere in rete libri di pregio e di grande interesse culturale in formato elettronico open source. È, difatti, uno scaffale che, assieme alla ripubblicazione di saggi irreperibili o dimenticati, diffonde le voci della scena critica internazionale per offrire, ad ampio raggio, uno sguardo sul panorama culturologico contemporaneo. Accanto a questo programma, «Critical Grounds» propone, inoltre, libri d’artista, nuovi autori e nuove voci della narrativa per condividere con i suoi autori e i suoi lettori un’ampia scelta di ipotesi, di orientamenti, di disegni sull’area creativa del prossimo futuro.