«Valise Diplomatique Low Cost», a cura di Nilo Casares – scrittore e curatore d’arte impegnato nella diffusione e nella promozione dell’arte pubblica, è un progetto pensato per opere in valigia, ovvero per opere che siano contenute e che siano costituite nello spazio equivalente ad un bagaglio delle dimensioni consentite in cabina per viaggi low cost.
Che funzioni da puro contenitore o da opera, che sia lasciata intatta o manipolata, che sia trasparente o sigillata, la valigia, la sua trasportabilità, la sua traducibilità da un luogo ad un altro, diventa fattore comune di una collettiva nomade che viaggia nei paesi di provenienza dei sedici artisti invitati, per lo più latino americani, e che a Roma raggiunge la sua seconda di sedici tappe e entrando nella cornice dell’Accademia di Spagna di Roma.
Le valigie arrivano cariche di tematiche legate all’identità, al pubblico, al privato, alla politica, ad utopie e distopie del presente. La cornice illustre e istituzionale dell’Accademia di Spagna lascia signorilmente spazio al fuoco politico e attivista che si sprigiona dai piccoli contenitori, anche quando ad essere toccata è la sfera più intima come quella del lavoro di Luigi Pagliarini che in una valigia realizzata in miniatura ripone [nel contenuto ma anche nel perimetro del contenitore] le tracce di un sentimento passionale, un sentimento che ha un prezzo molto alto e che neanche la tariffa low cost riesce a smorzare.
Anche il suono esce dalle valigie per scolpire lo spazio. E’ il caso di Temporal de Santa Rosa di Brian Mackern costruito attorno alle tracce realizzate sulle interferenze radio-statiche del temporale di Santa Rosa (realizzato nel 2008 e poi adattato ad opera in valigia). Le induzioni elettriche di Arcangel Costantini – parte della serie di azioni pubbliche Sonoshock del 2006 – materializzano il corpo nelle sue frequenze emotive.
L’installazione sonora Molecular Monologue di Isabel Logfren e Mats Hjelm Todos e Somos Immigrantes di Carla Cruz danno vita, in forme diverse, a tematiche e condizioni dell’immigrazione, senza trascurare le questioni legate alla traduzione che al confronto linguistico accompagnano quello tra culture diverse codificate l’una nell’altra.
Per alcuni la sorveglianza è la condizione moderna che si pone come ponte tra pubblico e privato. La valigia sottoposta a sorveglianza aeroportuale di Do Not Open di RafaCHel Co, e la cassa sigillata e censurata di Travessia Censurada di Rute Rosas, traslano questa condizione nello spazio. Con Escultura, Demian Schopf porta nella sua valigia una delle molte possibilità di aggirare la sicurezza con la forza dell’arte, nel suo caso ottenendo i documenti per far viaggiare un coltello, trovato nel 2007 e dalle dimensioni proibite al trasporto in cabina, e autenticato [dalle autorità] come scultura.
Non c’è esistenza effimera che non possa essere racchiusa in una di queste valigie, come la poesia del mare di Quique Ramìrez e quella della luce che si manifesta tra le maglie dell’astrazione pittorica di una foresta che un motore automatico distende in altezza rivelandone gradualmente il chiarore.
Anche il tempo trova il suo spazio nel Time Transfers Suitecase di Gustavo Romano e prende forma nel suo intersecarsi con i sistemi economici di scambio sociale e nel confrontarsi del suo valore in termini monetari.
«Valise Diplomatique Low Cost» suggerisce, prima di tutto, la possibilità di «traslocare i pensieri» così l’aveva descritta Elena Giulia Abbiatici nella recensione del progetto su Arshake alla sua prima tappa, all’aeroporto di Madrid (giugno 2015), citando Paul Ricoeur. All’Accademia di Spagna le opere si colorano di altre lettura prima di essere ricompresse nei loro spazi in attesa di essere nuovamente decompresse e adattate a quelli che li attendono.
La mostra è stata inaugurata a Madrid e proseguirà facendo tappa in ognuno dei luoghi in cui le opere sono state create: Parigi, Monaco, Londra, Stoccolma, New York, Montevideo, Messico, Santiago del Chile, Buenos Aires, São Paolo, Melbourne, Istanbul, Oporto, Istanbul, grazie al sostegno di ART-EX, programma dell’agenzia spagnola di cooperazione internazionale per lo sviluppo.
«Valise Diplomatique Low Cost», a cura di Nilo Casares, progetto itinerante ora alla Real Academia de España a Roma, fino al 10 aprile, 2016
Artisti: Antonio Ortuño (New York), Brian Mackern (Montevideo), Carla Cruz (Londres Demian Schopf (Santiago de Chile), Gustavo Romano (Madrid), Paul Cullen (Auckland Peter Burke (Melbourne), Rut Massó (Munich), Rute Rosas (Oporto), Volkan Diyaroglu (Istanbul), Quique Ramírez (Paris), Arcángel Constantini (México) Ciro Múseres (Buenos Aires), Isabel Löfgren + Mats Hjelm (Stockholm), Luigi Pagliarini (Rome), RAfachEL Co: Rafael Marchetti & Rachel Rozalen (São Paulo)
immagini (cover 1) Arcangel Costantini, «Relax Acizor DeLuze», 2015 (2) Luigi Pagliarini, «High Cost Lover», 2015 (3) RafachEL Co, «Do not open», 2015 (4) Gustavo Romano, «The Time Transfer Suitcase Time Notes Bank Project», 2015 (5) Demian Schopf, «Escultura», 2015 (6) Rute Rosas, «Travessia Censurada», 2015